La filiera celebra Sua Maestà Le Gruyère AOP
Tra i più meritevoli, spiccano per maestria un casaro d’alpeggio friburghese e un casaro vodese.
Oggi, giovedì 24 ottobre 2024, circa 400 persone si sono riunite a Yens (VD), per omaggiare i migliori Le Gruyère AOP e Le Gruyère d’alpage AOP del quinquennio 2019-2023. Un evento molto atteso dai produttori e a ragione: sulla base dei criteri del consorzio Interprofession du Gruyère (IPG), per assicurarsi una medaglia o un attestato, è necessaria una media di almeno 19 punti su 20 su un periodo di 5 anni. Per Le Gruyère AOP, la media ponderata migliore è stata ottenuta da Didier Bovet, casaro a Corcelles-le-Jorat (VD), mentre Jacques Ruffieux, casaro dell’alpeggio di Tissiniva, a Val-de-Charmey (FR), si è distinto per la qualità costantemente elevata del suo Le Gruyère d’alpage AOP.
Anche i produttori di Le Gruyère AOP e di Le Gruyère d’alpage AOP hanno il loro Santo Graal: i riconoscimenti assegnati ogni 5 anni dal consorzio Interprofession du Gruyère (IPG). Secondo il disciplinare dell’associazione, i punteggi derivanti da una sessantina di controlli di qualità si traducono in una media ponderata in base alla quantità di Le Gruyère AOP prodotta. Le Gruyère d’alpage AOP, specialità prodotta esclusivamente in estate, dentro un paiolo e a forza di braccia, viene valutato due volte a stagione, per 5 anni. Apertura (cioè eventuali crepe nella pasta), consistenza, aromi e presentazione sono i 4 criteri valutati dai responsabili qualità dell’IPG, i quali durante i test condotti nelle grotte di stagionatura sono sempre accompagnati da un esperto caseario. Inoltre, per verificare il rispetto dei requisiti relativi ad acqua, sale e grassi, vengono sistematicamente analizzati dei campioni di prodotto.
160 casari e 60 casari d’alpeggio votati all’eccellenza
All’interno della filiera, la dedizione alla qualità riguarda tutti. Riguarda i casari ovviamente, ma anche i produttori di latte, che devono garantire la qualità della materia prima, così come gli affinatori, responsabili della stagionatura dei formaggi. “Produrre forme di qualità è una nobile ambizione. Ma riuscirci per 5 anni di seguito è un autentico exploit”, sottolinea Philippe Bardet, direttore dell’IPG. Didier Bovet e Jacques Ruffieux hanno ottenuto i punteggi migliori nelle rispettive categorie. “Nessun concorso riconosce in maniera così chiara gli sforzi compiuti giorno dopo giorno per l’eccellenza del nostro prodotto”, osserva il casaro vodese. In totale, a meritarsi un attestato o una medaglia è stato il 15% dei casari della filiera.
Un prodotto di fama internazionale
Se i consumatori elvetici stravedono per Le Gruyère AOP e Le Gruyère d’alpage AOP, queste specialità casearie, da tempo elevate al rango di simboli nazionali, sono ormai autentiche star anche a livello mondiale. Oggi il 40% della produzione è destinato all’estero, in particolare Stati Uniti, Germania e Francia. Nel 2024 i casari della filiera hanno prodotto circa 31.500 tonnellate di Le Gruyère AOP e Le Gruyère d’alpage AOP. La produzione è in costante aumento da anni: nel 1997, il comunicato stampa dedicato alla costituzione dell’IPG parlava di una produzione pari a 24.000 tonnellate. Ciliegina sulla torta, una recente classifica sulla fiducia risposta dagli svizzeri nei grandi marchi ha visto Le Gruyère AOP al primo posto, davanti anche ai grandi nomi del settore high tech.
La cerimonia di consegna di medaglie e attestati si è svolta presso la Salle Praillon, sala polivalente di Yens (VD), il 24 ottobre 2024 alle ore 15:00, alla presenza di Valérie Dittli, Consigliera di Stato e direttrice del Dipartimento delle finanze e dell’agricoltura vodese.
Informazioni: Philippe Bardet, direttore, philippe.bardet@gruyere.com, 079 317 82 61
A partire dalle ore 19:30 del 24 ottobre 2024 sarà possibile scaricare le foto dell’evento cliccando sul link sottostante.
L'elenco completo dei risultati è disponibile qui.