Le Gruyère AOP di Didier Bovet: 10 anni tra le stelle!

Medagliato, anzi plurimedagliato! Grazie agli ori vinti nel 2014, nel 2019 e di nuovo quest’anno, Didier Bovet incarna la capacità di garantire qualità a lungo termine. Come già nel 2019, il suo Le Gruyère AOP ha ottenuto il punteggio migliore nella classifica finale. Una doppietta inedita nella storia del concorso.

16 Jan 2025
Intorno a Le Gruyère AOP Concorsi

“Nessun concorso riconosce in maniera così chiara gli sforzi compiuti giorno dopo giorno per l’eccellenza del nostro prodotto.”

Didier Bovet, medaglia d'oro e primo posto nella classifica di Le Gruyère AOP per il periodo 2019-2023

Didier Bovet ha di che sorridere: ancora una volta, il suo Le Gruyère AOP si è distinto durante le tassazioni con un totale ponderato di 19,71 punti. La ricetta? Meticolosità, rigore e incrollabile passione. Il casaro può dirsi più che soddisfatto, soprattutto alla luce dei cambiamenti verificatisi all’interno del suo team in questi ultimi 5 anni.

Un concorso con la C maiuscola

Per Didier Bovet, i premi dell’IPG rispecchiano una mentalità precisa: “Nessun concorso riconosce in maniera così chiara gli sforzi compiuti giorno dopo giorno per l’eccellenza del nostro prodotto”, osserva. A dispetto degli onori, il successo non è mai un diritto acquisito: “Conosco le date di tassazione di Mifroma; finché non ricevo i risultati, sono sempre un po’ teso…”, sorride.

Fin dai suoi esordi come casaro indipendente a Villaranon, nel Canton Friburgo, Bovet è stato aiutato dalla moglie Valérie per quanto riguarda amministrazione e vendita in negozio. Nel corso degli anni la produzione è aumentata in maniera notevole, con inevitabili ripercussioni sul volume di lavoro della stessa Valérie. Lei si dichiara orgogliosa e al tempo stesso felice del nuovo capitolo della loro vita che inizierà nella primavera del 2025, quando i due coniugi andranno in pensione. Dal canto suo, Jacques Goël, presidente della loro società casearia, tiene a sottolineare l’eccezionalità della collaborazione con il pluripremiato casaro: “Didier ha sempre avuto a cuore tutte le fasi della produzione. Contribuisce alla qualità del nostro latte con spirito collaborativo, tenendo insieme sia gli interessi del prodotto che quelli della nostra proficua collaborazione. Questo premio è un riconoscimento anche degli investimenti compiuti negli ultimi anni dalla nostra società nelle infrastrutture e attrezzature di produzione del caseificio”. Con un tono orgoglioso e al tempo stesso scherzoso, Jacques Goël aggiunge: “Didier è un po’ il Federer di Le Gruyère AOP, con l’unica differenza che Didier saprà rimanere sempre al top!”.

La filiera ha bisogno di unità

Didier Bovet si descrive come “insofferente nei confronti di regole e vincoli”, ma oggi più che mai ammette l’urgenza di unire i membri dell’IPG attorno a obiettivi comuni. “A ben vedere, la sfida principale per la filiera sarà quella di mantenersi unita all’interno di una società sempre più individualista”, afferma. Inoltre, ci ricorda che l’artigianato caseario non si basa soltanto su competenze specifiche, ma richiede anche una scelta di vita totalizzante. Pur deplorando il calo del numero di persone competenti e motivate a lungo termine nel settore, Bovet è irremovibile per quanto riguarda la qualità: “Muoversi in autonomia diminuendo i prezzi significa accettare una corsa al ribasso. Dobbiamo evitarlo restando solidali tra noi. E soprattutto non dobbiamo dimenticare mai che negli ultimi 30 anni il risultato principale di cui tutti abbiamo beneficiato è stato l'aumento delle quantità e dei prezzi. Per continuare a garantire l’eccellenza e il successo di Le Gruyère AOP, dobbiamo rimanere uniti”, conclude.

In cifre:

  • Produzione annuale di Le Gruyère AOP: 239 tonnellate, per circa 6.700 forme
  • 10 produttori di latte
  • 4 dipendenti
  • Capacità della cantina: 4.300 forme

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